Alcuni dei percorsi realizzati... rivolti al gruppo classe,
dalla scuola d'infanzia alla scuola secondaria
"Ogni percorso psicopedagogico clinico è declinato ai bisogni e agli obiettivi individuati con il dirigente e i docenti"
Con il “Cappellaio Matto” alla scoperta del corpo in gioco. Un corpo da ascoltare, dirigere e dominare fin da piccoli, ma che può svelare emozioni e paure,… così il Cappellaio Matto diviene strumento di osservazione e prevenzione del disagio, anche nella scuola d’infanzia, a partire dai bambini più piccoli.
“L’alfabeto in gioco…” per accompagnare i bambini a leggere i segni che portano verso il sentiero dell’alfabeto e costruire la strada dei numeri.
Percorso finalizzato alla prevenzione delle difficoltà di apprendimento, con l’identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento e la predisposizione di interventi psicologici e pedagogico-clinici mirati a potenziare le abilità carenti.
“C’era una volta un lago… con le onde, i pesci, i sassolini e… una fatina!”, per sperimentare il rilassamento… la quiete e i diversi ritmi della vita.
Al centro corpo ed emozione-affettività, dove l’aspetto ludico e psicomotorio del corpo è integrato dalle carezze e dal con-tatto. Finalizzato a regolarizzare il comportamento, attraverso nuovi canali espressivi: la musica, il ritmo, il gesto, il movimento, l’uso della voce, il massaggio.
“Bio-arte. Dal singolare al plurale: il corpo in relazione”. Dal gruppo-classe in difficoltà, alla scopertà del proprio sé, passando per la relazione interpersonale con l’altro. Un viaggio per la prevenzione e la gestione, all’interno del gruppo-classe, di comportamenti problema quali, disturbi della condotta, iperattività ed impulsività, favorendo la pro-socialità.
“Star bene a scuola”. Un percorso dedicato alle dinamiche messe in moto nel litigio violento e ai suoi meccanismi, finalizzato allo sviluppo della capacità empatica e delle competenze basilari per una gestione non-violenta dei conflitti… Comprende una valutazione iniziale e finale, sulle dinamiche relazionali presenti nel gruppo-classe, utile per un'eventuale selezione dei peer-education (in un ottica di continuità al percorso).
“Racconto vissuto e ascoltato”. Un percorso che utilizza il gioco drammatico, attraverso cui il preadolescente/adolescente comunica e si esprime: la maschera… che vela e svela. Ideazione e costruzione di maschere per la scoperta di sé, fino alla messa in scena del bullo e della vittima.
Vecchi contenuti si trasformano, così come le relazioni in classe, in un ottica di gestione e/o prevenzione del bullismo.
“Promozione e valorizzazione del sé nel gruppo”. Siamo tutti diversi! Alla scoperta dell’originalità di ciascuno, attraverso tecniche espressive attive.
Un percorso di integrazione scolastica di alunni con disabilità/diversità e/o con comportamenti problema, per una pedagogia inclusiva (percorso finanziato dal CTI).
Un compagno che muore è un banco vuoto che chiede ascolto... Cosa fare allora? Cosa dire o non dire? In che modo? Qual è il ruolo della scuola e quello degli adulti al di fuori della famiglia?
Per agevolare un percorso evolutivo positivo, è importante riuscire ad esprimere, condividere ed elaborare il trauma emotivo che ne consegue. Il percorso si snoda attraverso tre dimensioni:
“Ascoltare”,
“Parlare”,
“Fare”.